Il suono e il profumo della domenica
La domenica ha un suono tutto suo, magico, che si riconosce e la contraddistingue dagli altri giorni della settimana.
La domenica ti svegli con il solo cinguettio degli uccellini, senza macchine che transitano per la via, senza camion della spazzatura, nè carrelli di ferro rumorosi che scaricano le merci nel supermercato vicino casa.
C’è silenzio. E non c’è fretta.
Il ritmo, per un giorno alla settimana, rallenta, è lento, poche macchine iniziano a circolare, molti si spostano a piedi o in bicicletta.
Senti la natura, il fruscio dei rami, tutto quello che durante la settimana non riesci a sentire o per la fretta o per l’inquinamento.
Passeggi per le vie del centro e riconosci il profumo della domenica.
La domenica c’è tempo per la cucina lenta, la cucina lunga e profumata di una volta, la cucina delle mamme e nonne che indossano orgogliose il loro grembiule.
Passi per le case e senti il profumo inconfondibile del sugo rosso che bolle in pentola per le tagliatelle o delle lasagne al forno che si gonfiano dentro e diventano croccanti sulla crosta. E del pollo arrosto con le patate e rosmarino, dove l’olio, quello buono, scorre a fiumi per la teglia. Così come il vino della casa sulla tavola,che viene versato e riversato, perché il bicchiere non deve mai rimanere voto.
E’ la domenica dei piatti della tradizione che continuano a essere preparati e gustati insieme,perché è domenica.
Qualcuno dice che l’Italia ha ancora qualche speranza perché mangiamo insieme la domenica.
Chissà se è proprio così.
Di una cosa sono certa: la domenica è un giorno speciale.
Devo proprio andare, sul tavolo è pronto l’antipasto all’italiana, e le uova sode con un’acciughina che mi ricordano tanto quando ero bambina. Happy Sunday.